Abbiamo parlato più volte dei metodi di gestione delle scorte come il Kanban e il Just in Time, ricordi? Ciò che non abbiamo ancora affrontato in modo approfondito, invece, è il tema dei costi, un argomento di cui devi assolutamente essere al corrente se vuoi ottimizzare le scorte del tuo magazzino. Conoscere le varie voci di costo, infatti, ti permette di capire dove puoi intervenire per ridurre le spese, senza rinunciare alla soddisfazione del cliente.

Le voci di costo delle scorte di magazzino

Di seguito troverai un breve elenco dei costi che devi considerare nella gestione delle scorte.  

Costi di mantenimento

La prima voce di costo che devi tenere in considerazione è quella relativa al mantenimento delle scorte. I costi di mantenimento sono stimati tra il 20% e il 40% del valore delle scorte stesse e si suddividono in espliciti e impliciti.

Costi espliciti

Fanno parte di questa categoria tutti i costi di mantenimento delle scorte che prevedono un’uscita di cassa, come:

  • Costi del personale logistico;
  • Costi di deposito, calcolati in base al volume della scorta;
  • Costi di assicurazione, ad esempio per furto o incendio;
  • Costi di illuminazione, riscaldamento e pulizia del magazzino;
  • Costi di manutenzione;
  • Tasse e oneri finanziari.
Costi impliciti 

I costi impliciti sono dei costi “nascosti” perché non sono rilevabili attraverso un’uscita di cassa, ma non per questo sono meno importanti. Essi vengono individuati nei costi associati all’investimento di capitale in scorte e sono calcolati attraverso questa formula:

Costo di mantenimento implicito= valore della giacenza*tempo in cui la giacenza rimane vincolata*tasso di interesse

Avrai ben intuito che all’aumentare del livello delle scorte, cresce anche il costo di mantenimento. Dovrai quindi trovare il giusto compromesso per contenere le spese mantenendo al contempo un buon livello di servizio.

fornitore

Costi di gestione degli ordini di acquisto

Un’altra voce di costo importante riguarda gli ordini ai fornitori.

Quando emetti un ordine di acquisto, devi considerare che sono necessarie molte risorse per gestire l’intero processo: pensa ad esempio alle spese di trasporto o al costo del personale impiegato nell’elaborazione dei documenti o nell’accoglienza della merce. 

Seguendo questa logica, più aumenta il numero di ordini, più aumentano anche i costi, non è vero?

Come fare, quindi?

La soluzione migliore è quella di instaurare un rapporto di collaborazione con i tuoi fornitori, una relazione cosiddetta “win-win”: potresti ad esempio concordare degli acquisti più corposi in cambio di un prezzo più vantaggioso, oppure abbattere i costi eliminando i controlli della merce in entrata (per far questo, devi rivolgerti a un fornitore in free pass).

Costi di rottura di stock

Ti è mai capitato di non riuscire a rispettare il tempo di consegna di un ordine per mancanza di merce in magazzino? Se la risposta è sì, avrai sicuramente sperimentato sulla tua pelle che la rottura di stock comporta delle pesanti conseguenze, economiche e non solo, alla tua azienda. Il cliente potrebbe infatti annullare l’intero ordine e in questo modo oltre che perdere la vendita, la tua attività perderebbe anche la reputazione, oppure potrebbe accordare con te una consegna posticipata o dilazionata. Anche in quest’ultimo caso dovresti fare i conti con la gestione dei reclami e dei solleciti, con il pagamento delle penali e delle spese di movimentazione, imballaggio e spedizione della merce. 

Costi di gestione delle scorte di canale

L’ultima voce che analizziamo è quella dei costi di gestione delle scorte di canale.  Le scorte possono essere viaggianti, in sosta nei punti di transito o in smistamento presso i depositi. 

Nel caso della merce viaggiante, e quindi presente all’interno dei mezzi di trasporto, i costi da affrontare sono relativi all’assicurazione, al trasporto e agli oneri finanziari, e possono essere ridotti diminuendo il tempo di transito (rivolgendosi ad esempio a un fornitore più vicino o utilizzando un mezzo di trasporto più veloce). Per quanto riguarda invece le scorte presenti nei punti di transito e in smistamento presso i depositi, ciò di cui dovrai tenere conto sono i costi riguardanti principalmente gli oneri finanziari.   

Il WMS, lo strumento che ti aiuta a ridurre i costi delle scorte

Come hai visto, per gestire le scorte di magazzino è necessario affrontare numerose spese. Anche tu, come molte aziende, potresti pensare che per ridurre i costi sia necessario diminuire la merce a magazzino: non cadere in questo errore! 

Come abbiamo accennato prima, infatti, potresti incorrere in una rottura di stock, che ti porterebbe a perdere clienti e a danneggiare l’immagine della tua azienda. La soluzione ideale è trovare un equilibrio, limitando l’inventario senza intaccare la soddisfazione della tua clientela. Per fare questo, potrebbe esserti utile un WMS. Se non ne hai mai sentito parlare, ti invito a leggere la guida completa sul software per la gestione del magazzino!

Se vuoi capire più a fondo in che modo questo strumento può essere utile alla tua azienda, contattaci e ne parleremo insieme!