Nell’organizzazione della tua logistica può essere molto utile utilizzare tipologie di scaffalature mobili per rendere più veloce la movimentazione e risparmiare spazio. La distinzione principale è tra scaffali a gravità e scaffali push-back. Abbiamo già citato la prima soluzione (sistema uomo alla merce) vedendo quali trucchi possono essere utili per ridurre gli errori commessi dall’uomo all’interno del magazzino. Ma in questo articolo scenderemo nel dettaglio sul perché ricorrere a questi due strumenti.

Sappiamo bene quanto ogni singolo particolare conti all’interno dell’organizzazione del magazzino, e una gestione dinamica della movimentazione può essere un valido alleato all’interno di tutto il sistema. Capire a quali delle tue problematiche possono rispondere le diverse tipologie di scaffalature mobili è il punto di partenza fondamentale.

Gli scaffali a gravità per aiutarti nella movimentazione delle merci secondo il metodo FIFO

Gli scaffali a gravità sono impiegati all’interno dei magazzini dinamici che si basano sul metodo FIFO (First In First Out). L’acronimo indica una modalità di gestione logistica che prevede di immagazzinare la merce in modo che il primo articolo a entrare sia poi il primo ad uscire. È molto efficace per la movimentazione di merci deperibili e/o a rotazione medio-alta. Oppure ancora, per rendere automatizzata la rotazione delle scorte presenti nel magazzino o per collegare aree di lavoro differenti.

Il meccanismo di funzionamento è tanto semplice quanto efficace. I magazzinieri posizionano i prodotti su particolari rulliere con pendenza verso il basso. Questi rulli collegano il punto di inserimento al punto di prelievo. Quando il prodotto più vecchio viene prelevato, le merci scivolano verso il basso a velocità controllata grazie alla pendenza della struttura. Queste operazioni sono automatizzate, quindi si ha una riduzione nella movimentazione dei lavoratori e dei macchinari. Così facendo si evitano eventuali errori o interferenze che potrebbero verificarsi nel processo di picking.

A seconda dei prodotti che devono essere movimentati, questi scaffali si dividono in due tipologie distinte:

  • le scaffalature a gravità leggere sono adatte per articoli di dimensioni contenute e non troppo pesanti
  • le scaffalature a gravità pesanti sono invece indicate per merci con un maggior peso, come i bancali

scaffali a gravità leggere

La logica LIFO impiegata nell’utilizzo degli scaffali push-back

Gli scaffali push-back si collegano invece al metodo LIFO (Last In First Out), opposto al FIFO. Come si capisce dall’acronimo, l’ultimo prodotto a entrare è anche il primo a uscire. Per questo motivo, il metodo LIFO è utilizzato per prodotti a media rotazione, merci non deperibili e che non presentano una data di scadenza.

Questa tipologia di scaffalature consente di sfruttare spazio in altezza, accumulando articoli in profondità. C’è una differenza sostanziale nella movimentazione di queste merci rispetto a quelle stoccate con gli scaffali a gravità. Gli articoli sono infatti depositati e prelevati nello stesso punto, perché si sfrutta il loro scorrimento in profondità. Su ogni livello sono inserite delle slitte scorrevoli sulle quali sono posizionati i prodotti. Il magazziniere inserisce il primo articolo sulle slitte più alte, dopodiché a seguire saranno inseriti i prodotti successivi spingendo sul precedente.

Entrambi questi sistemi sono efficaci per assicurare un maggior dinamismo al tuo magazzino. Si tratta solo di capire quale sia il più adatto alle tue esigenze, in modo da poterlo integrare nella tua strategia logistica!