Gestire la quantità di merci in un magazzino non è semplice. Bisogna raggiungere un delicato equilibrio per evitare da un lato lo spreco di beni, dall’altro il rischio di non avere abbastanza merci disponibili. Ma lo si può ottenere grazie alle scorte di sicurezza!

Infatti, le rimanenze di magazzino, se non sono controllate con un’adeguata analisi qualitativa, possono diventare una perdita di profitto per l’azienda. Anche le rotture di stock sono ugualmente rischiose per l’immagine del brand e per le vendite.

Come spesso succede, il giusto sta nel mezzo ed è necessario diminuire gli effetti della fluttuazione della domanda da parte dei consumatori e ottimizzare le scorte del magazzino. In questo processo può essere utile avere delle scorte di sicurezza, correttamente mappate e analizzate.

Scorta di sicurezza: perché averla?

La scorta di sicurezza, o stock di sicurezza, può essere considerata come un “cuscinetto” di merce pronta all’uso in caso di:

  • Fluttuazioni della domanda;
  • Ritardi nelle consegne o problemi coi fornitori;
  • Problemi di qualità della merce (per esempio, la consegna di prodotti non utilizzabili);
  • Imprevisti dovuti a rotture di macchinari.

Lo scopo delle scorte di sicurezza è evitare interruzioni e ritardi nel processo di produzione e mantenere alto il livello di servizio offerto. È una soluzione molto utile per controllare i danni dati da eventuali fornitori inaffidabili, rotture di stock, crescita di domanda repentina, ecc.

Sono chiari i vantaggi che questa pratica può apportare alla gestione del magazzino. Bisogna però considerare alcuni svantaggi, anche se pochi:

  • Avere una quantità aggiuntiva di materiale “dormiente” in magazzino può far aumentare i costi, che saranno comunque inferiori rispetto a un’interruzione o implementazione della produzione;
  • Più scorte ci sono in magazzino, meno sarà lo spazio disponibile. Si può andare incontro a questa evenienza ottimizzando gli spazi con il magazzino automatico verticale.

Ora che abbiamo fatto una panoramica dei vantaggi e degli svantaggi delle scorte di magazzino, passiamo a come si possono calcolare.

Scorte di magazzino

Come calcolare le scorte con formule e approssimazioni

Sono tante e complesse le formule per calcolare le scorte di magazzino necessarie. Si devono considerare diversi fattori, che variano in base alle caratteristiche della merce, al tempo che intercorre tra ordine e consegna, a quanto ci si vuole cautelare, ecc. Non esiste un unico modo per farlo.

Inoltre non c’è l’assoluta certezza dell’efficacia di queste formule: per quanto siano accurate, bisogna sempre valutare un margine di errore.

Qui prendiamo in considerazione due fattori tra i più importanti: i tempi di consegna e l’utilizzo medio giornaliero per articolo. Per i tempi di consegna dobbiamo far riferimento ai dati sul Lead Time, mentre per l’utilizzo giornaliero basta usare una semplice formula matematica per calcolare la media e la massima di utilizzo in un periodo scelto.

A questo punto la formula da applicare è:

scorta di sicurezza= (utilizzo massimo di scorta giornaliero * Lead Time massimo in giorni) – (utilizzo medio di scorta giornaliero * Lead Time medio in giorni)

Utilizzando i risultati come base razionale, si devono poi considerare:

  • Possibili variazioni della domanda, identificabili grazie allo storico dell’articolo;
  • Una differenza percentuale che tenga conto dei possibili difetti del materiale (la possiamo ottenere sempre guardando al passato);
  • Limiti minimi di riordino sulla scorta di sicurezza, per sopperire a eventuali ritardi;
  • Revisioni periodiche delle scorte (una volta al mese o ogni due settimane).

Le scorte di sicurezza per ottimizzare la Supply Chain

A questo punto sai come calcolare lo stock di sicurezza per il tuo magazzino.

Ricordati sempre che il giusto equilibrio tra domanda e giacenze è fondamentale. Trova il metodo per mantenere l’equilibrio più adatto a te e tieni d’occhio l’obiettivo: trasformare ogni parte del tuo magazzino in una risorsa strategica.