Conosci a fondo il tuo magazzino, tutti gli spazi sono mappati, tutti gli articoli sono etichettati, ma c’è ancora qualcosa che non va?

Hai trasformato i tuoi collaboratori e dipendenti in un’affiatata squadra che lavora sempre al massimo delle sue possibilità eppure, chissà come, non riesci ancora ad arrivare al traguardo del tuo magazzino ideale?

Hai la certezza che il tuo magazzino possa essere la fonte del tuo successo ma non riesci ancora a eliminare le ultime piccole spese inutili?

Quando il signor Leone si è trovato nella tua stessa posizione, sapeva di essere molto vicino al suo obiettivo, ma sentiva il bisogno di fare gli ultimissimi aggiustamenti. Ormai era sicuro di essere uscito dall’Inferno del magazzino e, infatti, gli mancavano ancora pochi passi. Tre, per la precisione.

Dopo essersi consultato con vari esperti del settore, ha compreso di dover prima di tutto unire gli sforzi fatti sino a ora con un adeguato supporto tecnologico.

L’automazione, per il magazzino, è il collante che tiene unito tutto e organizza i flussi di lavoro, diminuendo gli errori umani, monitorando le performance e offrendo informazioni in tempo reale. Ma, come il signor Leone si è sentito dire più e più volte, “la tecnologia è il collante della strategia, non la strategia stessa”. Tutti gli sforzi da lui fatti sino a quel momento sono stati fondamentali, l’automazione è stata solo lo strumento per renderli veramente efficienti.

Il penultimo passo che il signor Leone doveva fare era quello di costruire una dashboard, un cruscotto che gli indicasse come stava performando il suo magazzino in relazione ai propri obiettivi.

Iniziò, così, a essere aggiornato sul rischio di andare out of stock e sulle varie possibilità di approfittare di un calo di prezzi per acquistare materia prima, di spingere sulle vendite per esaurire le scorte, di sapere se i collaboratori avessero del lavoro da fare o meno.

Il magazzino dei suoi sogni non gli era mai sembrato così vicino. L’ultimo passo era così semplice eppure così impensabile che se non glielo avessero detto non ci avrebbe mai pensato. Doveva darsi il giusto tempo, senza fretta, lasciare che le cose facessero il loro corso. I grandi cambiamenti, infatti, richiedono tempo ma questo, se ben investito, può ritornare in forma di guadagno.

Il signor Leone ha iniziato così un processo strutturato che, partendo dai vertici aziendali, ha coinvolto i suoi collaboratori. Misurando la situazione e valorizzando gli strumenti di cui si era già dotato è così riuscito finalmente a raggiungere il paradiso, il Magazzino Efficace.

La parte del suo percorso che abbiamo qui seguito, però, è solo l’ultima di una serie di passi da seguire per uscire dall’inferno del magazzino. E gliene mancano ancora alcuni.

Solo seguendoli accuratamente uno dopo l’altro si può arrivare al traguardo del magazzino efficace.