Il magazzino non è solo un luogo di lavoro: è anche il posto in cui gli addetti alla movimentazione passano la maggior parte della giornata. Un totale controllo sulla sicurezza è fondamentale. Anche rispettando tutte le norme, infatti, una sola distrazione può essere pericolosa. Per questo è necessario effettuare anche la valutazione del rischio rumore.
Come sappiamo, esistono diversi rischi per la sicurezza in magazzino. In questo articolo vogliamo concentrarci su uno in particolare, spesso sottostimato: il rumore in magazzino.
Perché il rumore è un rischio che dovresti evitare
Il rumore in magazzino è dovuto all’utilizzo di mezzi automatici e meccanici, come carri elevatori o pedane mobili. Questi potrebbero produrre livelli di decibel superiori alla soglia di azione considerata sicura dalla normativa.
Le conseguenze, se si supera per tempi prolungati questa soglia, riguardano:
- lesioni all’apparato uditivo e, nelle forme più gravi, sordità;
- rischi legati al benessere psicologico, alla qualità del sonno e del riposo;
Si tratta di rischi spesso sottostimati perché non hanno come conseguenza diretta effetti visibili sul breve termine. È di più facile comprensione invece come il rumore disturbi la concentrazione del lavoratore e la chiarezza delle comunicazioni, provocando affaticamento mentale. Il danno alle persone e al loro rendimento lavorativo è quindi evidente.
È necessario garantire un luogo di lavoro sicuro anche dal punto di vista del suono. Il primo passo per farlo è predisporre una valutazione del rischio rumore.
Vediamo di cosa si tratta e come farla.
Valutazione del rischio rumore: cos’è?
La valutazione del rischio rumore è un’analisi imposta dalla normativa italiana al datore di lavoro. Il documento relativo deve essere inserito all’interno della DVR (Dichiarazione di Valutazione dei Rischi) dell’azienda. È compito del datore affidare la valutazione a una persona esperta e qualificata, che durante un sopralluogo in azienda verificherà i possibili rischi e le misure di prevenzione o messa in sicurezza necessarie.
È giusto precisare che la valutazione non ha solo lo scopo di identificare il rischio, ma serve anche a individuare le migliorie da apportare al magazzino. Per esempio, potrebbe evidenziare la necessità di adottare dispositivi di protezione collettivi (pannelli fonoisolanti e fonoassorbenti) e di protezione individuale (DPI otoprotettori per gli addetti al magazzino).
I fattori principali dell’analisi
Durante la valutazione vengono presi in considerazione tre fattori principali:
- L’intensità del rumore;
- La frequenza del rumore;
- La durata dell’esposizione;
Ottenute queste informazioni il tecnico responsabile può identificare la gravità del rischio. La distinzione è tra una valutazione del rischio rumore senza misurazioni e una valutazione del rischio rumore con misurazioni fonometriche.
- Nel primo caso non è necessario proseguire con controlli più approfonditi: dopo alcune rilevazioni di base il rischio è dichiarato trascurabile e l’esposizione al rumore non pericolosa.
- Nel secondo caso, invece, si considerano diversi fattori all’interno del magazzino: la planimetria, le macchine utilizzate, il ciclo di lavoro degli addetti al magazzino e altri.
In seguito a questa valutazione si ha una completa identificazione delle aree e delle macchine a rischio, degli elementi che accentuano il rumore e dell’efficacia dei sistemi di sicurezza attualmente utilizzati. Si avrà così la possibilità di apportare i giusti cambiamenti al luogo di lavoro.
Non sottostimare l’importanza della valutazione del rischio rumore. Ricorda che un magazzino sicuro e un ambiente sereno sono fondamentali per la buona riuscita del tuo lavoro.